La sospensione dei campionati di calcio a seguito della morte di Papa Francesco offre un’occasione significativa per interrogarsi sul rapporto tra sport e religione e sul ruolo delle Federazioni Sportive nella gestione autonoma delle competizioni. Si tratta di un tema che coinvolge tanto i principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale quanto la normativa sportiva di settore, in particolare quella dettata dal CONI e dalla FIGC.
Negli ultimi anni il mercato delle operazioni societarie nel calcio ha subito modifiche sostanziali, che hanno portato le operazioni di M&A (fusioni, acquisizioni e cessioni) a diventare un elemento strategico società ed investitori.
In un contesto caratterizzato da una crescente globalizzazione e da evoluzioni economiche e sportive, queste operazioni non solo influenzano la gestione e il funzionamento interno delle società, ma incidono anche sull’equilibrio competitivo dei campionati.
Il diritto sindacale nello sport rappresenta un ambito di imprescindibile interesse per una piena comprensione dei contratti di lavoro tra atleta e società. La crescente professionalizzazione dello sport, unita alla brevità e all’incertezza delle carriere atletiche, hanno reso la contrattazione collettiva uno strumento indispensabile per mediare tra gli interessi economici dei club e i diritti dei lavoratori sportivi. Questo articolo si propone di approfondire lo studio della tematica in oggetto, analizzando il quadro normativo italiano di riferimento con un focus sulle peculiarità della contrattazione collettiva nel settore sportivo e sulle recenti riforme che l’hanno vista protagonista.
Il titolo sportivo è un concetto fondamentale nel mondo del calcio e, più in generale, nel contesto sportivo professionistico. Esso rappresenta il diritto di partecipare a un determinato campionato e la sua attribuzione è subordinata al rispetto di requisiti tecnici, sportivi e finanziari specifici, che devono essere verificati dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC).
L’agente sportivo è una figura professionale nata per gestire le trattative contrattuali tra atleti e società sportive. La sua regolamentazione ha subito diverse modifiche nel tempo, passando da un sistema poco strutturato ad uno (quantomeno nella forma) più rigido, con la creazione di un albo professionale e la conseguente richiesta di specifici requisiti per ottenere l’abilitazione.
SCANDALO AI MONDIALI DI SALTO CON GLI SCI 2025: LA SQUADRA NORVEGESE E LA VIOLAZIONE DELLE NORMATIVE
Durante i Campionati Mondiali di Sci Nordico 2025 a Trondheim la squadra norvegese di salto con gli sci è stata coinvolta in uno dei più gravi scandali regolamentari degli ultimi anni. A seguito dei controlli tecnici effettuati dalla Federazione Internazionale Sci e Snowboard (FIS), è emerso che alcuni atleti norvegesi hanno utilizzato tute non conformi ai regolamenti vigenti, il che ha portato alla loro squalifica immediata e all’apertura di un’indagine ufficiale.
Lo sport rappresenta un’industria di dimensioni imponenti e di elevata rilevanza economica, caratterizzata da una vasta gamma di transazioni che vanno dai trasferimenti di atleti alle sponsorizzazioni, dalle acquisizioni di squadre al merchandising.
Queste operazioni avvengono principalmente grazie all’impiego della moneta, il mezzo generale di pagamento. Tuttavia, negli ultimi anni le criptovalute (comunemente indicate come “crypto”) stanno progressivamente guadagnando terreno come alternativa.
Lo scorso 16 febbraio 2025 è andato in scena il match tra Juventus e Inter valevole per il 25° turno del Campionato di Serie A TIM, conclusosi con il risultato di 1 a 0 in favore dei padroni di casa.
Al fischio finale dell’arbitro, mentre si avviava verso il tunnel direzione spogliatoi, Lautaro Martinez, capitano della squadra meneghina, è stato ripreso dalle telecamere a bordo campo nell’atto di proferire una serie di espressioni blasfeme che, a giudicare dal labiale, lascerebbero poco spazio ad interpretazioni.
Lo sport rappresenta al giorno d’oggi un settore economico di primaria importanza, capace di generare entrate ingenti attraverso diverse fonti di reddito, tra cui diritti televisivi, biglietteria, merchandising e, in modo particolare, le sponsorizzazioni.
Ogni quattro anni, il mondo si ferma per assistere ai Giochi Olimpici, l’evento sportivo più seguito e celebrato a livello globale. Ma prima che atleti e spettatori possano vivere l’emozione della competizione, c’è un lungo percorso da affrontare: la scelta della città ospitante.