SCANDALO AI MONDIALI DI SALTO CON GLI SCI 2025: LA SQUADRA NORVEGESE E LA VIOLAZIONE DELLE NORMATIVE
1. L’INIZIO DELLO SCANDALO
Durante i Campionati Mondiali di Sci Nordico 2025 a Trondheim la squadra norvegese di salto con gli sci è stata coinvolta in uno dei più gravi scandali regolamentari degli ultimi anni. A seguito dei controlli tecnici effettuati dalla Federazione Internazionale Sci e Snowboard (FIS), è emerso che alcuni atleti norvegesi hanno utilizzato tute non conformi ai regolamenti vigenti, il che ha portato alla loro squalifica immediata e all’apertura di un’indagine ufficiale.
I controlli post-gara hanno rivelato che le tute impiegate da Marius Lindvik, Johann André Forfang e altri atleti norvegesi presentavano materiali non autorizzati e cuciture interne strutturate per ottenere un vantaggio aerodinamico irregolare. Questo ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e il rispetto delle regole all’interno del team norvegese, che storicamente è stato uno dei più competitivi nel panorama del salto con gli sci.
La scoperta ha generato una reazione immediata da parte della FIS, che ha proceduto con la squalifica degli atleti coinvolti e la sospensione temporanea del responsabile dell’equipaggiamento e dell’allenatore capo della squadra. L’episodio ha suscitato dibattiti non solo in ambito sportivo, ma anche giuridico, poiché il mancato rispetto delle normative potrebbe comportare conseguenze più ampie tanto a livello disciplinare quanto (potenzialmente) legale.
Ma quali sono le regole che sono state violate e quali potrebbero essere le ripercussioni di questo caso?
Vediamolo insieme.
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2. ANALISI DELLA NORMATIVA E POSSIBILI CONSEGUENZE
Il regolamento tecnico della FIS in materia di attrezzatura nel salto con gli sci è estremamente dettagliato e restrittivo, al fine di garantire equità e sicurezza nelle competizioni.
Le irregolarità riscontrate nelle tute degli atleti norvegesi rappresentano una violazione dell’Art. 222.1 del Regolamento della FIS, che stabilisce che “tutti i materiali utilizzati per l’abbigliamento degli atleti devono rispettare i criteri di permeabilità all’aria e vestibilità previsti dal regolamento tecnico”. Inoltre, l’Art. 222.3 specifica che “le cuciture e le modifiche strutturali delle tute non devono fornire alcun vantaggio aerodinamico artificiale”.
Secondo la normativa vigente, la permeabilità all’aria delle tute deve rispettare un valore minimo di 40 litri per metro quadrato al secondo, impedendo qualunque tipo di struttura che possa alterare artificialmente la resistenza dell’aria. I controlli hanno dimostrato che le tute norvegesi non solo contenevano materiali meno permeabili del consentito, ma erano anche dotate di cuciture interne progettate per ottimizzare il galleggiamento in aria, conferendo agli atleti un indebito vantaggio.
A ciò si aggiunge la questione dell’aderenza della tuta al corpo dell’atleta, parametro regolato dall’Art. 222.5, che stabilisce che “le tute devono aderire al corpo con una tolleranza massima di 2 cm, evitando l’effetto vela che potrebbe influenzare la dinamica del volo”.
Le misurazioni effettuate hanno rivelato che gli atleti norvegesi indossavano tute con dimensioni non conformi ai limiti consentiti, infrangendo quindi un principio fondamentale del regolamento. La gravità della violazione risiede non solo nell’uso di un equipaggiamento irregolare, ma nel fatto che questo sia stato sistematicamente impiegato da più atleti della stessa squadra, suggerendo una strategia premeditata piuttosto che un errore isolato.
Le conseguenze di tali irregolarità sono state immediate e significative. Gli atleti coinvolti sono stati squalificati e i loro risultati annullati, mentre lo staff tecnico, compreso il responsabile dell’equipaggiamento e il capo allenatore, è stato sospeso in via precauzionale. La FIS ha inoltre aperto un’indagine più ampia per stabilire se tali pratiche fossero il frutto di un’iniziativa individuale o parte di una strategia più ampia adottata dalla Federazione Norvegese di Sci. Se venisse accertata la responsabilità della federazione nazionale, potrebbero essere applicate sanzioni più severe, come la sospensione dalla competizione internazionale per un determinato periodo o la revoca di titoli vinti nelle stagioni precedenti.
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3. LE CONSEGENZE GIURIDICHE
L’aspetto sportivo della vicenda si intreccia inevitabilmente con quello giuridico, aprendo scenari che vanno oltre le sanzioni disciplinari imposte dalla FIS.
L’alterazione dell’attrezzatura per ottenere un vantaggio competitivo potrebbe configurarsi come un caso di frode sportiva, un reato che in alcuni ordinamenti nazionali è perseguibile penalmente.
In Norvegia, non esiste una normativa specifica sulla frode sportiva, ma il Codice Penale norvegese potrebbe inquadrare la condotta all’interno dell’Art. 271, che punisce la truffa in contesti competitivi. Diversamente, in Italia, l’art. 1 della Legge n. 401/1989 prevede pene severe per chiunque alteri il regolare svolgimento di una competizione sportiva, con sanzioni che possono arrivare fino a tre anni di reclusione. In Germania, il Paragrafo 265c del Codice Penale tedesco punisce chiunque manipoli un evento sportivo, prevedendo pene detentive fino a cinque anni.
Non va inoltre sottovalutato il profilo della responsabilità civile.
Gli sponsor degli atleti coinvolti potrebbero rivedere i propri contratti di sponsorizzazione o addirittura richiedere risarcimenti per danni d’immagine. Anche gli organizzatori delle competizioni potrebbero avanzare richieste di indennizzo per eventuali perdite economiche legate allo scandalo. Infine, gli atleti che si sono visti sottrarre un podio o un piazzamento importante potrebbero intraprendere azioni legali per ottenere un risarcimento in relazione ai premi in denaro e alle opportunità di carriera compromesse da un comportamento scorretto dei concorrenti.
Il modo in cui la FIS deciderà di gestire questa vicenda sarà cruciale per il futuro del salto con gli sci. Se l’organo di governo adotterà una linea dura, ciò potrebbe servire da deterrente per eventuali future violazioni. Al contrario, una gestione indulgente rischierebbe di minare la credibilità del sistema regolamentare, incoraggiando comportamenti simili in altre squadre.
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4. CONCLUSIONI
Questo scandalo non è un semplice caso di irregolarità tecnica, ma un evento che solleva domande fondamentali sull’etica e sull’integrità dello sport. Le competizioni internazionali si basano su regole rigide che devono essere rispettate per garantire equità e trasparenza.
La squadra norvegese, con la sua lunga tradizione di eccellenza, rischia ora di subire un danno di immagine irreparabile, oltre a sanzioni severe che potrebbero compromettere il futuro del movimento sciistico nazionale.
La FIS dovrà ora dimostrare fermezza per ristabilire la credibilità delle competizioni, mentre le federazioni nazionali di altri paesi osserveranno con attenzione gli sviluppi del caso per comprendere quali misure adottare in situazioni analoghe.
Questo episodio segnerà probabilmente un punto di svolta nelle politiche di controllo dell’equipaggiamento sportivo, con ispezioni più stringenti e normative ancora più dettagliate.
Milano, 26 Marzo 2025
Dott. Simone Gazzi
5.RIFERIMENTI
- La Norvegia ha barato ai Mondiali di sci nordico, IlPost.it (https://www.ilpost.it/2025/03/10/norvegia-barato-mondiali-sci-nordico/)
- Scandalo tute, sospeso l’allenatore della squadra norvegese, RSI.ch (https://www.rsi.ch/sport/sci/Scandalo-tute-sospeso-l%E2%80%99allenatore-della-squadra-norvegese–2661333.html)
- Mondiali sci nordico, scandalo Norvegia con tute modificate: “Abbiamo imbrogliato”, SportMediaset.it (https://www.sportmediaset.mediaset.it/sci/mondiali-sci-nordico-la-norvegia-usa-tute-modificate-abbiamo-imbrogliato_94944962-202502k.shtml)
- Il caso. Nel salto con gli sci il doping è tecnologico, Avvenire.it (https://www.avvenire.it/agora/pagine/salto-con-gli-sci-il-doping-tecnologico)
- More Norwegian ski jumpers have been suspended due to a major cheating scandal, npr.org (https://www.npr.org/2025/03/14/g-s1-53854/more-norwegian-ski-jumpers-have-been-suspended-due-to-a-major-cheating-scandal)
- Salto e combinata – Nuovi stravolgimenti dopo il caso tute: la FIS inasprisce le regole, novità dirigenziali per la Norvegia del salto, FondoItalia.it (https://www.fondoitalia.it/2025/03/13/salto-e-combinata-nuovi-stravolgimenti-dopo-il-caso-tute-la-fis-inasprisce-le-regole-novita-dirigenziali-per-la-norvegia-del-salto/)