INFILTRAZIONE MAFIOSA NEL CALCIO

Il panorama calcistico italiano si trova ancora una volta a dover fronteggiare questioni lontane dai valori dello sport.
Il presente elaborato andrà ad analizzare i motivi per il quale le mafie si infiltrano nel mondo del calcio ed in particolare all’interno dello stadio, luogo in cui regna per certi versi una totale anarchia e su cui, ancora oggi, sia il legislatore ordinario che quello sportivo non sono riusciti a trovare adeguate misure di contrasto.

IL TRASFERIMENTO DEI TITOLI SPORTIVI: IL CASO PRO RECCO

La Società Pro Recco Waterpolo 1913, per chi non la conoscesse, è il club più titolato nella
storia della pallanuoto mondiale. Un vero e proprio colosso dello sport acquatico, che ha
scritto pagine indelebili di successi.
Per chi non segue da vicino il mondo della pallanuoto o non si interessa particolarmente di
questo sport, va detto che la Pro Recco è l’unica squadra italiana ad aver conquistato, in una
singola stagione, il campionato, la Coppa Italia, la Coppa dei Campioni e la Supercoppa
europea. E non è successo una volta soltanto: questo straordinario risultato è stato
raggiunto ben cinque volte, nel 2007, 2008, 2012, 2022 e 2023.

IL CODICE MONDIALE ANTI-DOPING 2027: LA PRIMA BOZZA

Il Codice Mondiale Anti-Doping della WADA è stato sottoposto a processi di aggiornamento periodici fin dalla sua prima adozione nel 2003, durante la Seconda Conferenza Mondiale sul Doping nello Sport a Copenaghen. Da allora, la WADA si è impegnata a garantire che il Codice resti un documento “vivente”, soggetto a revisioni periodiche per mantenere la sua efficacia e per armonizzare a livello globale gli elementi fondamentali dell’antidoping.

LE MODIFICHE STATUTARIE DELLE S.S.D. E A.S.D. E LE CONSEGUENZE DEL MANCATO ADEGUAMENTO

o scorso 30 giugno è scaduto il termine entro il quale le ASD e le SSD avrebbero dovuto adeguare i loro statuti alle disposizioni presenti nel D.lgs. n. 36 del 2021.

Lo sport dilettantistico è uno dei settori in cui la riforma dello sport ha posto le maggiori novità cercando di renderlo, sotto alcuni aspetti, più simile a quello che era lo sport professionistico negli anni precedenti.

L’ adeguamento dello statuto non è solo un obbligo legale, ma rappresenta un’opportunità per le SSD e le ASD di modernizzare la propria governance.

La riforma del 2021, e relative modifiche, mirano a rendere le ASD e le SSD più trasparenti e meglio organizzate, favorendone una gestione più efficace delle attività sportive.

Quale conseguenza del mancato adeguamento le disposizioni originarie prevedevano l’inammissibilità della richiesta di iscrizione al registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (di seguito R.A.S.D.), mentre, con riferimento alle società ed associazioni già iscritte, ne veniva prevista la cancellazione d’ufficio dallo stesso.

LA PROROGA DEL VINCOLO SPORTIVO

Quello relativo al vincolo sportivo, alla sua natura e funzioni, è un dibattito che si trascina oramai da tempo immemore ma che con la recente Riforma dello sport, operata per effetto dell’attuazione della delega di cui alla Legge n. 86/2019, sembrava aver trovato finalmente un punto di svolta.

Ebbene, è dello scorso 29 giugno la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Decreto legge n. 89/2024 recante “Disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport”.

Come si avrà modo vedere nel proseguo del presente contenuto, il Capo IV del provvedimento, recante appunto “Misure urgenti in materia di sport”, ha previsto una nuova proroga del termine di scadenza del vincolo sportivo come disciplinato all’art. 31 del Decreto legislativo n. 36/2021.

MARSIGLIA VAL BENE UNA MESSA

È il 20 marzo 1991, nella notte di Marsiglia l’arbitro Bruno Galler ha fischiato la fine del ritorno dei quarti di finale di Coppa dei Campioni tra l’OM e il Milan. Il primo atto si era concluso con un mesto 1-1, coi rossoneri che avevano subito il primo gol in casa tre anni dopo l’ultima volta. Accadde in occorrenza della gara di andata contro la Stella Rossa di Belgrado. Malgrado la scarsa visibilità del Marakàna, Il Diavolo era riuscito a superare il turno e, dopo un memorabile 4-0 contro il Barcellona di Johan Cruijff, ad alzare al cielo di Bucarest la Coppa dalle grandi orecchie.

LA GESTIONE DELLA RABBIA NELLO SPORT

Innanzitutto, è necessario dare una definizione di rabbia: quest’ultima viene considerata come una reazione affettiva allo stress che si manifesta dopo la frustrazione, come uno stato emotivo che è conseguente all’eccitazione fisiologica vissuta. La rabbia tuttavia non può essere considerata esclusivamente come stato emotivo che varia nel tempo e nell’intensità, ma può anche essere uno stabile tratto di personalità, che riflette la tendenza di una persona a provare rabbia frequentemente o intensamente.