IL CASO SETTEBELLO – SQUALIFICA, SANZIONI E IMPATTO SULLA GIUSTIZIA SPORTIVA

l 7 agosto 2024, durante le Olimpiadi di Parigi, una partita di pallanuoto apparentemente normale si trasforma in un caso controverso che scuote il mondo sportivo.

Italia e Ungheria si sfidano nei quarti di finale del torneo maschile, siamo nel secondo tempo con l’Italia sotto di una rete, parziale di 2-3, quando Francesco Condemi, con un potente tiro dalla sinistra, spiazza il portiere ungherese e segna il gol del pareggio portando il punteggio sul 3-3.

Tuttavia, subito dopo l’esultanza il gioco si ferma in modo inaspettato. Gli arbitri, Adrian Alexandrescu (Romania) e Valesin Miskovic (Montenegro), decidono di consultare il VAR per una possibile infrazione di Condemi.

MOTIVI DI IMPUGNAZIONE DELLE DECISIONI DEL TAS AVANTI AL TRIBUNALE FEDERALE SVIZZERO

Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha come obiettivo principale la risoluzione delle controversie legate al mondo dello sport. Queste controversie possono essere sottoposte al tribunale tramite arbitrato ordinario o attraverso ricorsi contro le decisioni di enti o organizzazioni sportive.

Nel 1993, il TAS ha raggiunto la piena indipendenza, istituendo un nuovo organo di amministrazione e finanziamento: il Consiglio Internazionale dell’Arbitrato per lo Sport (CIAS). Inoltre, è stata adottata una nuova struttura di giudizio per garantire maggiore autonomia e trasparenza nel processo decisionale

INFILTRAZIONE MAFIOSA NEL CALCIO

Il panorama calcistico italiano si trova ancora una volta a dover fronteggiare questioni lontane dai valori dello sport.
Il presente elaborato andrà ad analizzare i motivi per il quale le mafie si infiltrano nel mondo del calcio ed in particolare all’interno dello stadio, luogo in cui regna per certi versi una totale anarchia e su cui, ancora oggi, sia il legislatore ordinario che quello sportivo non sono riusciti a trovare adeguate misure di contrasto.

IL CASO LIA THOMAS

Lia Thomas, nata come Will Thomas ad Austin, Texas, nel 1995, è una nuotatrice transgender specializzata nelle distanze dei 500, 1000 e 1650 yard stile libero.

Nel 2017, Thomas si iscrisse all’Università della Pennsylvania, dove iniziò la sua carriera natatoria gareggiando con i colleghi maschi. Tuttavia, durante il secondo anno alla UPenn, decise di fare coming out con la propria famiglia, continuando però a nascondere la propria identità sessuale a compagni e Università.

MARSIGLIA VAL BENE UNA MESSA

È il 20 marzo 1991, nella notte di Marsiglia l’arbitro Bruno Galler ha fischiato la fine del ritorno dei quarti di finale di Coppa dei Campioni tra l’OM e il Milan. Il primo atto si era concluso con un mesto 1-1, coi rossoneri che avevano subito il primo gol in casa tre anni dopo l’ultima volta. Accadde in occorrenza della gara di andata contro la Stella Rossa di Belgrado. Malgrado la scarsa visibilità del Marakàna, Il Diavolo era riuscito a superare il turno e, dopo un memorabile 4-0 contro il Barcellona di Johan Cruijff, ad alzare al cielo di Bucarest la Coppa dalle grandi orecchie.

LA GESTIONE DELLA RABBIA NELLO SPORT

Innanzitutto, è necessario dare una definizione di rabbia: quest’ultima viene considerata come una reazione affettiva allo stress che si manifesta dopo la frustrazione, come uno stato emotivo che è conseguente all’eccitazione fisiologica vissuta. La rabbia tuttavia non può essere considerata esclusivamente come stato emotivo che varia nel tempo e nell’intensità, ma può anche essere uno stabile tratto di personalità, che riflette la tendenza di una persona a provare rabbia frequentemente o intensamente.

LA “PARTICOLARE TENUITA’ DEL FATTO” E LA SUA ESCLUSIONE DALL’ORDINAMENTO SPORTIVO

In data 18 marzo è stata depositata una decisione significativa dalla Sezione Disciplinare del Tribunale Federale della FIGC; si è infatti stabilito che l’istituto previsto all’art. 131-bis del Codice Penale – “Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto’’- non è applicabile all’ordinamento sportivo.

Questo articolo si propone di analizzare il perché la decisione n. 177 abbia tale rilevanza per l’ordinamento giuridico sportivo, ripercorrendo il caso di specie e i motivi sottesi alla mancata applicazione dell’istituto penale.

IL SAFEGUARDING SPORTIVO

La recente Riforma dello Sport, oltre a trattare i più noti temi legati al lavoro sportivo, ha introdotto importanti regolamentazioni contro la violenza di genere.

In particolare, l’art. 16 del D.lgs. n. 39/2021 si propone di promuovere maggiore consapevolezza ed impegno nel mondo dello sport, incentivando la creazione di un ambiente inclusivo che garantisca la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i partecipanti, indipendentemente dal loro ruolo nell’attività sportiva. Gli obiettivi principali includono la parità di genere, la protezione dei minori e la lotta contro ogni forma di violenza di genere e discriminazione.