MOTIVI DI IMPUGNAZIONE DELLE DECISIONI DEL TAS AVANTI AL TRIBUNALE FEDERALE SVIZZERO
1. INTRODUZIONE
Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha come obiettivo principale la risoluzione delle controversie legate al mondo dello sport. Queste controversie possono essere sottoposte al tribunale tramite arbitrato ordinario o attraverso ricorsi contro le decisioni di enti o organizzazioni sportive.
Nel 1993, il TAS ha raggiunto la piena indipendenza, istituendo un nuovo organo di amministrazione e finanziamento: il Consiglio Internazionale dell’Arbitrato per lo Sport (CIAS). Inoltre, è stata adottata una nuova struttura di giudizio per garantire maggiore autonomia e trasparenza nel processo decisionale[1].
Il TAS ha sede a Losanna ed è per questo soggetto alla legge svizzera sull’arbitrato[2].
Le decisioni del TAS possono essere appellate innanzi al Tribunale Federale Svizzero (SFT) mediante un ricorso in materia di diritto civile[3].
I motivi per impugnare una decisione del TAS davanti al SFT sono limitati e ben definiti.
In primo luogo, è necessario distinguere tra l’arbitrato internazionale, applicabile quando almeno una delle parti ha domicilio all’estero, regolato dall’art. 190, par. 2 del Swiss Private International Law Act (PILA), e l’arbitrato interno, applicabile quando tutte le parti sono domiciliate in Svizzera, conformemente all’art. 393 del Codice di procedura civile svizzero (CPC).
In questo elaborato ci concentreremo sull’ambito dell’arbitrato internazionale, approfondendo i motivi di ricorso previsti dall’art. 190, par. 2 PILA.
Analizzeremo inizialmente il ruolo del SFT, analizzando i motivi di ricorso secondo il PILA con degli esempi. Successivamente, faremo alcune considerazioni sul tasso di successo dei ricorsi e, in conclusione, tireremo le somme sull’istituto in generale.
***
2. LA GIURISDIZIONE DEL TRIBUNALE FEDERALE SVIZZERO (SFT)
L’azione di annullamento di un lodo arbitrale è un appello “one shot” da presentare direttamente al SFT, Corte Suprema della Svizzera, dalla quale ci si può aspettare una decisione finale nel termine di 4-6 mesi[4].
Ai sensi dell’articolo 190(2) PILA, il ricorso davanti al SFT può essere presentato soltanto per specifici motivi di stampo processuale:
- l’unico arbitro non è stato correttamente nominato o il tribunale arbitrale non è stato correttamente costituito;
- il tribunale arbitrale ha accettato o declinato erroneamente la propria giurisdizione;
- il tribunale arbitrale ha deciso su questioni che non gli erano state sottoposte o ha omesso di decidere su questioni che gli erano state sottoposte;
- il principio di parità di trattamento delle parti o il loro diritto di essere ascoltate in un procedimento contraddittorio è stato violato;
- il lodo è incompatibile con l’ordine pubblico.
Nella fase di impugnazione di un lodo arbitrale internazionale, il SFT esaminerà: la giurisdizione; se il lodo è impugnabile; se i soggetti sono legittimati; se è avvenuto nei termini di scadenza e il valore della controversia.
Analizzando schematicamente gli aspetti essenziali del giudizio innanzi al SFT:
- Giurisdizione: il SFT è l’unica autorità giudiziaria competente per il ricorso contro un lodo, la cui procedura è regolata dagli articoli 77 e 119b della Legge sul Tribunale Federale (LTF) del 17 giugno 2005 (Art. 191 PILA).
- Lodi impugnabili:
- Lodi finali: lodi che risolvono tutte le questioni del caso, possono essere annullati per uno qualsiasi dei motivi previsti dall’articolo 190(2) PILA.
- Lodi parziali: lodi che risolvono solo parte delle pretese o delle domande di risarcimento nel caso. Ai sensi dell’articolo 188 PILA, salvo diversa decisione delle parti, il tribunale arbitrale può emettere lodi parziali per tutti i casi previsti all’articolo 190(2).
- Lodi preliminari: lodi che, emessi in fase iniziale del procedimento e aventi ad oggetto questioni provvisorie e/o preliminari, non risolvono completamente la controversia. Possono essere impugnati sono nei casi di cui all’art. 190(2) lett. a) e b)[5].
- Soggetti legittimati ad impugnare
La legittimazione attiva è subordinata al possesso di tre condizioni:
- essere parte dell’arbitrato;
- essere direttamente affetti dalla decisione oggetto di appello;
- avere un interesse personale, attuale e legalmente protetto in gioco[6].
- Termini di decadenza
Secondo l’articolo 100(1) LTF, il ricorso contro un atto normativo deve essere depositato presso il Tribunale federale entro 30 giorni dalla data di pubblicazione secondo il diritto cantonale. Trattasi di termine inderogabile (art. 47(1) LTF).
- Valore della controversia
Secondo l’articolo 77 LTF, è sempre ammissibile il ricorso contro le decisioni arbitrali, indipendentemente dal valore litigioso. Questo si applica alla giurisdizione arbitrale internazionale, con le condizioni stabilite dagli articoli 190-192 PILA[7].
***
3.MOTIVI DI RICORSO CONTRO UNA DECISIONE DEL TAS (ART. 190(2) PILA)
Come abbiamo visto precedentemente, l’articolo 190(2) PILA elenca cinque motivi per impugnare un lodo arbitrale del TAS nel caso di arbitrati internazionali (v. sopra, sez. 1). In questa sezione analizzeremo ciascuno di questi motivi, spiegandogli brevemente ed e facendo qualche esempio.
Lett. a) l’unico arbitro non è stato correttamente nominato o il tribunale arbitrale non è stato correttamente costituito
Ciò significa che una delle parti può chiedere l’annullamento del lodo arbitrale se la nomina dell’arbitro unico o la costituzione del collegio arbitrale non hanno rispettato le regole stabilite dall’accordo tra le parti o dalla legge applicabile. La norma è posta a presidio della regolare costituzione dell’organo, al fine di tutelare l’equità e la legittimità del procedimento arbitrale.
Un noto esempio di impugnazione (senza successo) di un lodo del TAS basato sul motivo della costituzione irregolare del tribunale arbitrale, come previsto dall’articolo 190(2)(a) PILA, è il caso di Adrian Mutu.
Nel 2004, Mutu, dopo essere risultato positivo a un test antidroga per cocaina, venne licenziato dal Chelsea. Successivamente, Chelsea intentò una causa per danni contro Mutu per violazione del contratto. Dopo vari procedimenti davanti al TAS, Mutu fu condannato a pagare al Chelsea un risarcimento di oltre 17 milioni di euro[8].
Mutu tentò di impugnare il lodo del TAS davanti al SFT, sostenendo che uno degli arbitri non fosse indipendente e imparziale, poiché aveva partecipato a un precedente caso che aveva sempre visto il calciatore come parte in causa[9]. Nello specifico, Mutu argomentò che la costituzione irregolare del tribunale arbitrale, con la partecipazione di un arbitro coinvolto in una causa precedente, violava l’articolo 190(2)(a) PILA.
Tuttavia, il SFT rigettò il ricorso, stabilendo che non vi era stata alcuna violazione della regola di imparzialità o indipendenza dell’arbitro[10].
Lett. b) il tribunale arbitrale ha accettato o declinato erroneamente la propria giurisdizione
Questo motivo di impugnazione si concentra sull’errore del tribunale arbitrale riguardo alla sua competenza. Se un tribunale arbitrale accetta di trattare una controversia senza essere competente, oppure se rifiuta di esaminare una questione di cui avrebbe dovuto avere giurisdizione, si può configurare una violazione delle norme che disciplinano la giurisdizione arbitrale. Tale errore può influire significativamente sull’equità del processo e sui diritti delle parti coinvolte.
Un esempio significativo di impugnazione (ancora senza successo) di un lodo del TAS, basata sull’erronea accettazione o rifiuto della giurisdizione, come previsto dall’articolo 190(2)(b) PILA, è il caso di un calciatore professionista che si trovava in conflitto con l’agenzia antidoping greca (NADO).
Dopo aver testato positivo a un controllo antidoping, il calciatore ricevette una sanzione dalla NADO, che rilevò una violazione delle norme antidoping applicabili. Il calciatore presentò ricorso contro la decisione innanzi al TAS, ma il Sole Arbitrator del TAS rigettò l’appello, sostenendo il proprio difetto di giurisdizione in quanto, secondo le normative applicabili, il ricorso diretto al TAS era riservato esclusivamente ai “giocatori di livello internazionale”.
Successivamente, il calciatore cercò di annullare il lodo del TAS davanti al SFT, sostenendo che il Sole Arbitrator avesse errato nel rifiutare la giurisdizione, dato che il convenuto non aveva partecipato al procedimento e non aveva sollevato obiezioni sulla giurisdizione. Tuttavia, il SFT osservò che, secondo l’articolo 186(2) PILA, le eccezioni relative alla giurisdizione devono essere presentate preliminarmente a qualsiasi eccezione di merito.
Il SFT spiegò che, se il convenuto non si presenta, il tribunale arbitrale deve esaminare la propria giurisdizione ex officio, utilizzando le informazioni a sua disposizione.
In questo caso, il Sole Arbitrator aveva richiesto informazioni a FIFA riguardo allo status internazionale del calciatore, informazioni necessarie per decidere sulla giurisdizione del CAS. Sulla base delle informazioni ottenute, il Sole Arbitrator concluse che il calciatore non aveva esaurito le vie legali interne della NADO prima di portare il caso al TAS, confermando quindi l’assenza di giurisdizione[11].
Di conseguenza, il SFT rigettò l’impugnazione[12].
Lett. c) il tribunale arbitrale ha deciso su questioni che non gli erano state sottoposte o ha omesso di decidere su questioni che gli erano state sottoposte
L’articolo 190(2)(c) PILA prevede che un lodo arbitrale possa essere impugnato se il tribunale arbitrale ha deciso su questioni che non gli sono state sottoposte, o ha omesso di decidere su alcune delle questioni che erano state effettivamente sottoposte.
Questa disposizione si basa sul principio della “ultra petita” e “infra petita”.
Si ha ultra petita quando il tribunale arbitrale decide su questioni che esulano dall’ambito di ciò che le parti hanno effettivamente chiesto o concordato.
Si ha invece infra petita si verifica invece quando il tribunale omette di decidere su una o più delle questioni che gli sono state sottoposte dalle parti.
In sostanza, il tribunale deve pronunciarsi sulle questioni che le parti hanno espressamente posto alla sua attenzione e non oltre le stesse.
Un esempio rilevante di impugnazione di un lodo del TAS basata sul motivo previsto dall’articolo 190(2)(c) PILA è il seguente.
In questa controversia, il Club A e il Club B si erano scontrati in merito al trasferimento di un calciatore. In appello davanti al TAS, il Club A aveva contestato la validità del ricorso del Club B, sostenendo che lo stesso fosse stato presentato in ritardo e non fosse stato sottoscritto. Il TAS aveva rigettato implicitamente tale eccezione, accogliendo la domanda riconvenzionale del Club B e ordinando al Club A di pagare 750.000 dollari al Club B, oltre a una penale contrattuale.
Successivamente, il Club A aveva tentato di annullare il lodo avanti al Tribunale Federale Svizzero (SFT), sostenendo che il TAS non avesse affrontato una delle sue principali obiezioni: la mancata sottoscrizione del ricorso del Club B.
Il SFT, tuttavia, respinse il ricorso[13], affermando che il TAS aveva implicitamente rigettato tale obiezione tramite la formula standard “tutte le altre richieste sono respinte” e accogliendo parzialmente la riconvenzionale del Club B, che richiedeva dichiararsi la validità del ricorso[14].
Lett. d) violazione del principio di parità di trattamento delle parti o del principio del contraddittorio
L’articolo 190(2)(d) PILA prevede l’impugnabilità del lodo arbitrale se il diritto delle parti ad essere ascoltate o altri principi fondamentali del procedimento sono stati violati.
Questa disposizione si basa su principi procedurali essenziali che garantiscono un processo equo e imparziale.
Il diritto all’ascolto è un principio fondamentale che assicura alle parti la possibilità di presentare le proprie argomentazioni e prove, e che queste siano effettivamente considerate dal tribunale arbitrale.
Altri principi procedurali fondamentali includono l’imparzialità del tribunale e la parità delle parti. Ad esempio, se il tribunale mostra una chiara parzialità verso una delle parti o se non garantisce un trattamento equo e uguale a entrambe le parti, si configura una violazione di questi principi.
In sostanza, l’articolo 190(2)(d) PILA tutela l’integrità e l’equità del procedimento arbitrale, assicurando che le decisioni siano prese in modo imparziale e che tutte le parti coinvolte abbiano avuto un’adeguata opportunità di essere ascoltate.
Un esempio rilevante di impugnazione di un lodo del TAS basata sul motivo previsto dall’articolo 190(2)(d) PILA è il seguente:
In questa controversia, la Federazione Bielorussa di Taekwondo (BTF) decise di non sanzionare un atleta che era risultato positivo al meldonio, una sostanza vietata non specificata. La WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) propose appello avverso tale decisione innanzi al TAS. Inizialmente, la BTF e l’atleta si erano avvalsi dello stesso avvocato e avevano presentato una risposta comune all’atto di appello della WADA. Tuttavia, successivamente, l’atleta nominò un avvocato diverso e modificò la sua richiesta di esenzione, sostenendo che, qualora gli fosse stata imposta una sanzione, questa dovesse avere inizio dalla data del controllo antidoping, piuttosto che dalla data del lodo (come inizialmente indicato nella risposta all’atto di appello).
Con lodo del 20 luglio 2017, il Sole Arbitro comminò all’atleta una sanzione di quattro anni, sottraendo il periodo di sospensione provvisoria già scontata, e ordinò la revoca della squalifica in riferimento a tutti i risultati ottenuti tra il 13 luglio 2016 e l’11 agosto 2016. Il lodo specificava che la sanzione avrebbe avuto inizio dalla data del lodo.
L’atleta cercò di annullare il lodo sostenendo che il Sole Arbitro avesse violato il suo diritto di essere ascoltato, per tre motivi. In primo luogo, l’atleta sostenne che il Sole Arbitro non avesse preso in considerazione la sua richiesta di presentare una modifica della domanda di esenzione a seguito della nomina del nuovo avvocato. Il SFT ritenne che il Sole Arbitro avesse considerato adeguatamente le modifiche richieste, fatta eccezione per un punto.
In secondo luogo, l’atleta sostenne che il Sole Arbitro non avesse affrontato la natura (non) potenziante della sostanza vietata. Tuttavia, il SFT rigettò tale contestazione, avendo constatato che il Sole Arbitro aveva considerato le argomentazioni presentate dall’atleta sia per iscritto che durante l’udienza.
Infine, l’atleta argomentò che il Sole Arbitro avesse trascurato la sua richiesta, nelle preghiere di esenzione modificate, che l’inizio di qualsiasi sanzione dovesse partire dalla data del controllo antidoping, piuttosto che dalla data del lodo. Il SFT concluse che il Sole Arbitro non avesse preso in considerazione tale modifica, violando così il diritto dell’atleta di essere ascoltato[15].
Per questi motivi, la richiesta di annullamento dell’atleta fu parzialmente accolta e il caso fu rinviato al Sole Arbitro per una nuova decisione sull’inizio della sanzione dell’atleta[16].
Lett. e) il lodo è incompatibile con l’ordine pubblico
L’articolo 190(2)(e) PILA prevede che un lodo arbitrale possa essere impugnato se il lodo è incompatibile con l’ordine pubblico.
Questa disposizione si basa sulla necessità di garantire che le decisioni arbitrali rispettino i principi fondamentali e le norme di ordine pubblico che tutelano l’integrità del sistema giuridico.
L’incompatibilità con l’ordine pubblico può manifestarsi in vari modi.
Ad esempio, un lodo arbitrale può essere considerato incompatibile se le sue conclusioni violano diritti fondamentali o se sono contrarie a norme di legge di carattere imperativo. In tal caso, il lodo non solo violerebbe i diritti delle parti coinvolte, ma potrebbe anche compromettere la coesione sociale e il rispetto delle leggi in un contesto più ampio.
Un altro esempio di incompatibilità con l’ordine pubblico è quando il lodo arbitrale contiene disposizioni che contraddicono valori fondamentali della società, come la giustizia, la buona fede e la trasparenza. Ad esempio, se un tribunale arbitrale decidesse di convalidare una clausola di un contratto che prevede pratiche di lavoro non etiche o illegali, il lodo sarebbe suscettibile di annullamento per violazione dell’ordine pubblico.
In sostanza, l’articolo 190(2)(e) PILA tutela l’integrità del sistema giuridico, assicurando la conformità dei lodi arbitrali ai principi di ordine pubblico e non compromettano i diritti fondamentali o i valori essenziali della società.
Un esempio rilevante di impugnazione di un lodo del TAS basata sul motivo previsto dall’articolo 190(2)(e) PILA è il seguente.
In questa controversia, la squadra A ha presentato ricorso al TAS contro il club B, contestando una decisione del Giudice Unico del FIFA PSC. La squadra A aveva richiesto che la controversia fosse esaminata da un arbitro unico, ma il club B aveva fatto opposizione.
Successivamente, il TAS informò le parti che la controversia sarebbe stata esaminata da un collegio di tre arbitri e ha invitato la squadra A a nominare un arbitro entro il 14 maggio 2020, avvertendo che in caso contrario il ricorso sarebbe stato considerato ritirato.
La squadra A ha nominato il proprio arbitro il 15 maggio 2020, ma il club B ha sostenuto che la nomina fosse tardiva e che il ricorso dovesse quindi essere considerato ritirato.
Il 15 giugno 2020, il Vicepresidente della Divisione di Arbitrato d’Appello ha emesso un’ordinanza di chiusura dei procedimenti, affermando che la squadra A non aveva rispettato il termine per la nomina del proprio arbitro.
La squadra A ha quindi richiesto l’annullamento dell’ordinanza sostenendo che violasse l’ordine pubblico per due motivi.
In primo luogo, la squadra A sostenne che la decisione del Vicepresidente fosse arbitraria, poiché la procedura prevista dall’articolo R36 del Codice CAS si applicava solo ai casi in cui l’arbitro avesse rassegnato le dimissioni, fosse deceduto o fosse stato contestato.
Il SFT ha sottolineato che, secondo la sua giurisprudenza, un’applicazione errata delle regole di arbitrato non costituisce una violazione dell’ordine pubblico e che non spetta a lui rivedere l’applicazione delle regole procedurali. Inoltre, il SFT ha osservato che la squadra A era stata informata dal TAS dell’applicazione dell’articolo R36 se la nomina non fosse stata effettuata in tempo.
La squadra A sostenne inoltre che il TAS avrebbe dovuto concederle un periodo di grazia per procedere con la nomina, in conformità all’articolo R48 del Codice CAS, e che la mancata concessione di tale termine rappresentasse un formalismo eccessivo. Tuttavia, il SFT ha respinto tale tesi[17], constatando che la squadra A aveva riconosciuto il proprio ritardo nella nomina e che avrebbe potuto richiedere un’estensione del termine di nomina, secondo l’articolo R32 del Codice CAS, ma non lo aveva fatto.
Di conseguenza, l’applicazione della squadra A per l’annullamento è stata respinta[18].
***
4. TASSO DI SUCCESSO DEI RICORSI
Come abbiamo potuto comprovare, le probabilità di ottenere successo nell’impugnare un lodo del TAS davanti al SFT sono estremamente ridotte. Questo avviene poiché il Tribunale Federale Svizzero non esamina il merito della controversia, ma valuta solo se uno dei limitati motivi di impugnazione previsti dall’Articolo 190(2) PILA sia stato soddisfatto[19].
Di conseguenza, è fondamentale valutare con estrema attenzione la situazione del singolo caso prima di procedere con un ricorso.
Oltre alle basse probabilità di successo, è importante considerare i costi elevati e i tempi necessari per portare avanti un ricorso di questo tipo. Dato il contesto, può risultare più vantaggioso, sia in termini economici che strategici, accettare il lodo arbitrale, piuttosto che affrontare un processo di impugnazione con scarse possibilità di successo.
***
5. CONCLUSIONI
In sintesi, l’arbitrato internazionale presso il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) rappresenta un meccanismo fondamentale per la risoluzione delle controversie nel mondo dello sport. Attraverso una rigorosa analisi dei motivi di ricorso previsti dall’articolo 190(2) del Swiss Private International Law Act (PILA), abbiamo esplorato le varie possibilità di impugnazione di un lodo arbitrale del TAS, sottolineando la loro rilevanza per garantire un processo equo e trasparente.
Il Tribunale Federale Svizzero (SFT) funge da autorità decisoria finale su tali ricorsi, applicando standard elevati per valutare la legittimità dei lodi arbitrali e tutelando i diritti delle parti coinvolte.
I limitati motivi di ricorso, che si concentrano su questioni procedurali, riflettono la necessità di garantire una certa stabilità e certezza nelle decisioni arbitrali, mentre al contempo assicurano il rispetto dei principi fondamentali di giustizia e ordine pubblico.
La comprensione di questo processo è cruciale per atleti, club e organizzazioni sportive, poiché può influenzare significativamente le loro operazioni e le loro aspettative legali nel contesto dell’arbitrato sportivo.
Como, 24 ottobre 2024
Dott. Iago Outeda Bos
6. RIFERIMENTI
- Adrian Mutu v. Chelsea Football Club, CAS 2005/A/876 (15 dicembre 2005). Jus Mundi. https://jusmundi.com/en/document/decision/en-adrian-mutu-v-chelsea-football-club-award-thursday-15th-december-2005
- Akhtar, Z. (2023). Court of arbitration for sport (CAS), procedural justice, and athletes’ appeals in developing countries. Sports Law, Policy & Diplomacy Journal, 1(2), 63–87. https://doi.org/10.30925/slpdj.1.2.4
- Antonio Rigozzi. Challenging awards of the Court of Arbitration for Sport. Journal of International Dispute Settlement, 1(1), febbraio 2010. https://doi.org/10.1093/jnlids/idp010
- Court of Arbitration for Sport. (2009). Arbitration CAS 2008/A/1644 M. v. Chelsea Football Club Ltd., award of 31 July 2009. https://jurisprudence.tas-cas.org/Shared%20Documents/1644.pdf
- Court of Arbitration for Sport. (2023). Code of sports-related arbitration [In force as from 1 February 2023]. https://www.tas-cas.org/fileadmin/user_upload/CAS_Code_2023__EN_.pdf
- Derungs, C. (19 agosto 2024). Appeal against CAS decisions before the Swiss Federal Tribunal. LinkedIn. https://www.linkedin.com/pulse/appeal-against-cas-decisions-before-swiss-federal-tribunal-derungs-xag8e
- Federal Supreme Court of Switzerland. (2018). Decision of 2 May 2018, 4A_478/2017. https://www.bger.ch/ext/eurospider/live/it/php/aza/http/index.php?lang=it&type=highlight_simple_query&page=1&from_date=&to_date=&sort=relevance&insertion_date=&top_subcollection_aza=all&query_words=478%2F2017&rank=3&azaclir=aza&highlight_docid=aza%3A%2F%2F02-05-2018-4A_478-2017&number_of_ranks=664
- Federal Supreme Court of Switzerland. (2020). Decision of 1 December 2020, 4A_198/2020. https://www.bger.ch/ext/eurospider/live/it/php/aza/http/index.php?lang=it&type=highlight_simple_query&page=1&from_date=&to_date=&sort=relevance&insertion_date=&top_subcollection_aza=all&query_words=198%2F2020&rank=3&azaclir=aza&highlight_docid=aza%3A%2F%2F01-12-2020-4A_198-2020&number_of_ranks=757
- Federal Supreme Court of Switzerland. (2020). Decision of 4 November 2020, 4A_416/2020. https://www.bger.ch/ext/eurospider/live/it/php/aza/http/index.php?lang=it&type=highlight_simple_query&page=1&from_date=&to_date=&sort=relevance&insertion_date=&top_subcollection_aza=all&query_words=416%2F2020&rank=5&azaclir=aza&highlight_docid=aza%3A%2F%2F04-11-2020-4A_416-2020&number_of_ranks=708
- Federal Supreme Court of Switzerland. (2020). Decision of 17 September 2020, 4A_618/2019. https://www.bger.ch/ext/eurospider/live/de/php/aza/http/index.php?lang=de&type=highlight_simple_query&page=1&from_date=&to_date=&sort=relevance&insertion_date=&top_subcollection_aza=all&query_words=4A_618%2F2019&rank=1&azaclir=aza&highlight_docid=aza%3A%2F%2F17-09-2020-4A_618-2019&number_of_ranks=1
- Global Arbitration Review. (2024, marzo 12). Challenging and enforcing arbitration awards: Switzerland. https://globalarbitrationreview.com/insight/know-how/challenging-and-enforcing-arbitration-awards/report/switzerland
- Hafner, Y., Coppa, R., & Hasler, E. (2023). Sports arbitration cases before the Swiss Federal Tribunal in 2018–2020—A digest. In A. Duval & A. Rigozzi (Eds.), Yearbook of International Sports Arbitration 2018–2020. T.M.C. Asser Press. https://doi.org/10.1007/15757_2023_46
- Legge sul Tribunale federale (LTF), 173.110. (2005). Legge del 17 giugno 2005 (Stato 1° febbraio 2024).
- Legge sul Tribunale federale. (2021). Art. 77 giurisdizione arbitrale. In Legge sul Tribunale federale del 17 giugno 2005 (Stato 1° gennaio 2021). https://lawbrary.ch/law/art/LTF-v2021.01-it-art-77/
- Mavromati, D. (2020). Swiss Federal Tribunal, 4A_486/2019 (SFT 146 III 358), Trabzonspor Sportif A.S. et al. v. Turkish Football Federation, Fenerbahçe Futbol A.S. and Fédération Internationale de Football Association, 17 August 2020. In A. Duval & A. Rigozzi (Eds.), Yearbook of International Sports Arbitration 2018–2020. T.M.C. Asser Press. https://doi.org/10.1007/15757_2023_46
- Mutu v. Chelsea Football Club, Tribunal fédéral suisse, Decision 4A_458/2009 (10 giugno 2010). Jus Mundi. https://jusmundi.com/en/document/decision/en-adrian-mutu-v-chelsea-football-club-decision-du-tribunal-federal-suisse-4a-458-2009-thursday-10th-june-2010
Rigozzi, A. (2020). Challenging awards of the Court of Arbitration for Sport. In A. Duval & A. Rigozzi (Eds.), Yearbook of International Sports Arbitration 2018–2020.
[1] International Olympic Committee.
[2] Akhtar, Z.
[3] Derungs, C.
[4] Antonio Rigozzi.
[5] Global Arbitration Review. (2024, marzo 12). Challenging and enforcing arbitration awards: Switzerland.
[6] Rigozzi, A.
[7] Legge sul Tribunale federale. (2021). Art. 77 Giurisdizione arbitrale. In Legge sul Tribunale federale del 17 giugno 2005 (Stato 1° gennaio 2021).
[8] CAS 2008/A/1644.
[9] CAS 2005/A/876.
[10] SFT Decision 4A_458/2009.
[11] Hafner, Y., Coppa, R., Hasler, E. (2023).
[12] SFT Decision 4A_618/2019.
[13] SFT Decision 4A_198/2020.
[14] Hafner, Y., Coppa, R., Hasler, E. (2023).
[15] SFT Decision 4A_478/2017.
[16] Hafner, Y., Coppa, R., Hasler, E. (2023).
[17] SFT Decision 4A_416/2020.
[18] Hafner, Y., Coppa, R., Hasler, E. (2023).
[19] Mavromati, D.