SPORT E SOSTENIBILITA’

La sostenibilità è oggi un principio cardine nell’elaborazione di politiche aziendali e il settore sportivo non può sottrarsi alle crescenti richieste di conformarsi ai principi di tutela ambientale e responsabilità sociale. Dalle grandi infrastrutture urbane alle strutture sportive locali, dalle organizzazioni internazionali ai club dilettantistici, l’intero comparto sportivo è chiamato a rivedere il proprio modello operativo alla luce di obblighi e responsabilità che incidono su ogni ambito delle attività organizzative e gestionali. L’impatto ambientale generato dalle infrastrutture, le emissioni prodotte dai trasferimenti di tifosi e atleti e l’adozione di pratiche di gestione efficiente delle risorse naturali, costituiscono aspetti centrali su cui gli operatori del settore sono obbligati a intervenire per conformarsi alle normative nazionali e internazionali in materia di sviluppo sostenibile.

ANALISI DEL D.LGS. N. 231/2001 E DEI DELITTI DI FRODE SPORTIVA E DI ESERCIZIO ABUSIVO DI GIOGHI E SCOMMESSE

Con il D.lgs. n. 231/2001 è stata introdotta nel nostro paese la responsabilità amministrativa penale degli enti laddove vi è l’insorgenza di uno dei reati riportati nel Testo di legge in esame (c.d. Reati presupposto) e questo viene commesso da un soggetto che riveste una posizione apicale o subordinata all’interno dell’ente.

F.I.G.C. VS SERIE A : PASSA LA RIFORMA GRAVINA

Lo Statuto federale della FIGC è stato recentemente modificato: la proposta del presidente della FIGC Gabriele Gravina è stata approvata dall’83,3% dei votanti, a fronte di un 6,4% di contrari e un 10,3% di astenuti. Nessun club della massima serie ha votato a favore della riforma firmata Gravina (i numeri parlano di otto contrari e dodici astenuti) ma nonostante ciò la proposta è passata lo stesso.

IL CASO SETTEBELLO – SQUALIFICA, SANZIONI E IMPATTO SULLA GIUSTIZIA SPORTIVA

l 7 agosto 2024, durante le Olimpiadi di Parigi, una partita di pallanuoto apparentemente normale si trasforma in un caso controverso che scuote il mondo sportivo.

Italia e Ungheria si sfidano nei quarti di finale del torneo maschile, siamo nel secondo tempo con l’Italia sotto di una rete, parziale di 2-3, quando Francesco Condemi, con un potente tiro dalla sinistra, spiazza il portiere ungherese e segna il gol del pareggio portando il punteggio sul 3-3.

Tuttavia, subito dopo l’esultanza il gioco si ferma in modo inaspettato. Gli arbitri, Adrian Alexandrescu (Romania) e Valesin Miskovic (Montenegro), decidono di consultare il VAR per una possibile infrazione di Condemi.

INFILTRAZIONE MAFIOSA NEL CALCIO

Il panorama calcistico italiano si trova ancora una volta a dover fronteggiare questioni lontane dai valori dello sport.
Il presente elaborato andrà ad analizzare i motivi per il quale le mafie si infiltrano nel mondo del calcio ed in particolare all’interno dello stadio, luogo in cui regna per certi versi una totale anarchia e su cui, ancora oggi, sia il legislatore ordinario che quello sportivo non sono riusciti a trovare adeguate misure di contrasto.

IL TRASFERIMENTO DEI TITOLI SPORTIVI: IL CASO PRO RECCO

La Società Pro Recco Waterpolo 1913, per chi non la conoscesse, è il club più titolato nella
storia della pallanuoto mondiale. Un vero e proprio colosso dello sport acquatico, che ha
scritto pagine indelebili di successi.
Per chi non segue da vicino il mondo della pallanuoto o non si interessa particolarmente di
questo sport, va detto che la Pro Recco è l’unica squadra italiana ad aver conquistato, in una
singola stagione, il campionato, la Coppa Italia, la Coppa dei Campioni e la Supercoppa
europea. E non è successo una volta soltanto: questo straordinario risultato è stato
raggiunto ben cinque volte, nel 2007, 2008, 2012, 2022 e 2023.

LE MODIFICHE STATUTARIE DELLE S.S.D. E A.S.D. E LE CONSEGUENZE DEL MANCATO ADEGUAMENTO

o scorso 30 giugno è scaduto il termine entro il quale le ASD e le SSD avrebbero dovuto adeguare i loro statuti alle disposizioni presenti nel D.lgs. n. 36 del 2021.

Lo sport dilettantistico è uno dei settori in cui la riforma dello sport ha posto le maggiori novità cercando di renderlo, sotto alcuni aspetti, più simile a quello che era lo sport professionistico negli anni precedenti.

L’ adeguamento dello statuto non è solo un obbligo legale, ma rappresenta un’opportunità per le SSD e le ASD di modernizzare la propria governance.

La riforma del 2021, e relative modifiche, mirano a rendere le ASD e le SSD più trasparenti e meglio organizzate, favorendone una gestione più efficace delle attività sportive.

Quale conseguenza del mancato adeguamento le disposizioni originarie prevedevano l’inammissibilità della richiesta di iscrizione al registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (di seguito R.A.S.D.), mentre, con riferimento alle società ed associazioni già iscritte, ne veniva prevista la cancellazione d’ufficio dallo stesso.

LA PROROGA DEL VINCOLO SPORTIVO

Quello relativo al vincolo sportivo, alla sua natura e funzioni, è un dibattito che si trascina oramai da tempo immemore ma che con la recente Riforma dello sport, operata per effetto dell’attuazione della delega di cui alla Legge n. 86/2019, sembrava aver trovato finalmente un punto di svolta.

Ebbene, è dello scorso 29 giugno la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Decreto legge n. 89/2024 recante “Disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport”.

Come si avrà modo vedere nel proseguo del presente contenuto, il Capo IV del provvedimento, recante appunto “Misure urgenti in materia di sport”, ha previsto una nuova proroga del termine di scadenza del vincolo sportivo come disciplinato all’art. 31 del Decreto legislativo n. 36/2021.