LA SOSPENSIONE DEL REGOLAMENTO AGENTI FIFA

1. INTRODUZIONE

A partire dal primo ottobre 2023 il Consiglio Fifa introduceva un nuovo sistema di licenze – con valenza mondiale – per espletare la professione di agente sportivo, rilasciate in seguito al superamento di un apposito esame di abilitazione.

La ratio del nuovo Regolamento agenti sportivi FIFA (di seguito FFAR, acronimo di FIFA Football Agent Regulations) era volto a garantire standard di professionalità ed etica in capo agli agenti, nonché una maggiore trasparenza nell’ambito delle transazioni che li vedevano protagonisti.

L’obiettivo finale era quello di creare una piattaforma digitale all’interno della quale pubblicare tutti i dati e le informazioni relative alle attività degli agenti, sulla quale far transitare i pagamenti delle relative commissioni e dunque assicurare una maggiore trasparenza per l’intero sistema calcistico.

Un passo inevitabile era quindi la reintroduzione di un sistema chiuso, rispondente ad un’esigenza di controllo da parte degli organi federali e caratterizzato da uno stringente obbligo di formazione in capo agli aspiranti agenti FIFA.

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2. PRINCIPALI NOVITÀ

Come succintamente anticipato, nel nuovo FFAR viene previsto il superamento di un apposito esame quale presupposto per svolgere l’attività di agente nell’ambito delle Federazioni affiliate alla Fifa, esame incentrato sulla conoscenza delle norme e dei regolamenti internazionali e determinante il rilascio da parte della federazione internazionale di una apposita licenza a tempo indeterminato.

Tra le novità di cui al FFAR sono altresì ravvisabili:

  • la possibilità per l’agente di rappresentare anche gli allenatori;
  • la rappresentanza di minori che abbiano raggiunto l’età minima richiesta per poter sottoscrivere il primo contatto da professionista;
  • competenza esclusiva della Agents Chamber (istituita all’interno del Football Tribunal della FIFA ) a dirimere le dispute degli agenti in relazione a contratti di rappresentanza dotati di una dimensione internazionale;
  • la limitazione delle rappresentanze multipla, con lo scopo di dirimere conflitti d’interesse (viene introdotto il divieto per gli agenti di rappresentare, contemporaneamente, tutte e tre le parti di una medesima operazione (giocatore, società cedente e società cessionaria, rimane la possibilità per l’agente, previo espresso consenso delle parti coinvolte, di rappresentare sia il calciatore che la società cessionaria);
  • l’introduzione di un cap sulle commissioni.

La reazione della comunità internazionale degli agenti, come prevedibile, per il tramite dell’European Football Agents Association (EFAA) non si è fatta attendere, intimando azioni legali nei confronti della FIFA.
In particolare, uno degli aspetti più contestati è stato l’introduzione del cap alle commissioni, che avrebbe travolto il sistema (incontrollato) utilizzato negli ultimi anni ledendo, in particolare, le “agenzie di piccole dimensioni” e non le “superstar” della rappresentanza (come auspicato all’introduzione del regolamento).

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3. LA SOSPENSIONE DEL REGOLAMENTO

Dopo un solo anno dall’ introduzione del FFAR, sono stati instaurati una moltitudine di procedimenti legali dinnanzi ai tribunali di tutta Europa tra l’associazione degli agenti e l’organo apicale del calcio.

Tra i vari procedimenti instaurati è opportuno precisare che la FIFA abbia prevalso nella maggior parte di tali dispute. In particolare, il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha confermato la legalità e la proporzionalità del FFAR. Tribunali e autorità antitrust in vari paesi hanno respinto diverse domande di annullamento o sospensione del FFAR proposte da parte degli agenti.

Di diversa visione è stato il Tribunale di Dortmund che ha emanato, nel maggio 2023, un “Provvedimento” contro alcuni aspetti del FFAR (LG Dortmund, 8 O 1/23 (Kart)), intimando di sospendere l’applicazione e l’esecuzione di alcune disposizioni, in particolare:

  • il limite della commissione di servizio (articolo 15, paragrafi 1-4);
  • le regole concernenti i pagamenti della commissione di servizio (articolo 14, paragrafi 6, 8 e 11);
  • la regola del pagamento da parte del cliente (articolo 14, paragrafi 2 e 10)
  • le regole riguardanti il momento dei pagamenti della commissione di servizio (articolo 14, paragrafi 7 e 12);
  • il divieto di doppia rappresentanza (articolo 12, paragrafi 8-10);
  • gli obblighi di segnalazione (articolo 16, paragrafi 2 h) j) k) e 4);
  • le regole riguardanti la divulgazione e la pubblicazione (articolo 19);
  • la regola della presentazione (articolo 4 paragrafo 2; articolo 16 paragrafo 2 b); articolo 3 paragrafi 2 c) e d); articolo 20; e articolo 21);
  • la regola che impone che i pagamenti della commissione di servizio devono avvenire tramite la FIFA Clearing House (articolo 14, paragrafo 13).

Nonostante alcune pronunce siano state emesse in favore della FIFA da molte Corti Europee, l’ente internazionale ha comunque deciso di conformarsi al Provvedimento del Tribunale di Dortmund.

Il Consiglio Fifa, dunque, a partire dal 30 dicembre 2023 ha sospeso l’attuazione del FFAR per ogni trasferimento collegato all’Unione Europea, fino a quando la Corte di Giustizia Europea emetterà una decisione finale nelle procedure pendenti e aventi ad oggetto il regolamento in questione.

La pronuncia della Corte di Giustizia Europea è prevista per il primo semestre del 2024, l’auspicio è che tale situazione di incertezza venga risolta nel più breve tempo possibile, regolamentando tutte quelle zone d’ ombra che fino al 2022 hanno quasi determinato il collasso del sistema dei trasferimenti calcistici e, al contempo, garantendo maggiori standard di professionalità e di trasparenza nelle operazioni in oggetto, elementi essenziali per una maggiore tutela degli interessi inerenti al sistema calcistico.

Ferrara, 17 gennaio 2024
Dott. Raffaele Sero