NOVITA’ NEL MONDO DEL CALCIO – PARTE SECONDA 

1. INTRODUZIONE: DOVE ERAVAMO RIMASTI E COS’E’ SUCCESSO NELLE ULTIME RIUNIONI 

Nella prima parte del nostro contenuto “Novità nel mondo del calcio” ci eravamo soffermati sulla possibile riforma dei campionati di calcio italiani professionistici, analizzando le proposte sul tavolo e le eventuali ripercussioni sul piano dei diritti televisioni. 

Tuttavia, a valle delle ultime riunioni si è preferito congelare la riforma ed affrontare nuovamente l’argomento solo dopo aver fissato un programma di 5 anni per il risanamento del calcio in Italia – con obiettivo il 2029/2030 – dando priorità alle misure volte a garantirne la sostenibilità. La questione “calendari intasati” è stata elemento di discussione, ma ritornerà prioritaria solo una volta passata la riforma economica-finanziaria. 

Fatta questa precisazione, il Consiglio Federale, al termine dell’assemblea di fine mese, ha approvato il piano strategico della FIGC per il calcio italiano: tutti favorevoli, compresa la Serie A, e un astenuto, vale a dire la Serie B di Balata.  

Verranno quindi deliberati i principi e i nuovi parametri economici-finanziari che renderanno più severi gli obblighi dei club, con l’indice di liquidità che si adeguerà alle norme internazionali, l’indicatore di indebitamento e quello costo del lavoro allargato che fungeranno da fondamentale criterio di ammissione per la Serie B e la Serie C. 

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2. IL RINVIO DELL’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL 11 MARZO 

L’Assemblea straordinaria del 11 marzo è stata rinviata grazie alla decisione presa al termine della terza riunione del tavolo di lavoro sulle riforme, convocata dal presidente FIGC Gabriele Gravina con i rappresentanti di tutte le componenti federali. 

Nel corso dell’incontro è stato illustrato lo stato d’avanzamento del piano strategico di cui si è fatta carico la Federazione e che ha come obiettivo, come sottolineato, la messa in sicurezza del calcio italiano e, di conseguenza, le sue strategie di sviluppo. 

Tenuto conto della complessità del processo intrapreso e per favorire la condivisione su questa parte fondamentale del piano strategico, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, ribadendo la disponibilità all’eliminazione del cosiddetto “diritto d’intesa”, ha chiesto al Presidente federale di rinviare l’Assemblea già convocata, richiesta da quest’ultimo poi accolta. 

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3. TEMPO DI RIFORME: LA SOSTENIBILITA’ AL CENTRO DEL PROGETTO 

A seguito del rinvio, il primo step è stato l’incontro di giovedì 21 marzo a Roma, nella nuova sede di rappresentanza della Lega Serie A in zona Foro Italico: Lega Serie A e Lega Serie B si sono incontrate nel corso del pomeriggio per discutere delle manovre in vista del delicato appuntamento a proposito delle riforme.  

È stata la terza riunione congiunta dei consigli di Lega di Serie A e di Serie B, al termine della quale il presidente Gravina è riuscito ad ottenere l’approvazione della prima parte della manovra. 

Nel giro di cinque anni il calcio italiano potrebbe essere più sano dal punto di vista finanziario, in un sistema che, allo stato attuale, matura debiti per 3,3 miliardi e perdite fuori da ogni logica aziendale (- 1,3 miliardi). 

Di seguito i punti focali della proposta del presidente federale: 

  • reintroduzione delle multiproprietà; 
  • percentuali elettorali più sostanziose; 
  • armonizzazione con criteri UEFA per la Serie A; 
  • criteri di ammissione più rigidi in Serie B e Serie C; 
  • aumento dei controlli durante l’anno; 
  • inasprimento della disciplina sulla crisi di impresa (blocco totale del mercato, più eventuali punti di penalizzazione per chi accede a questa possibilità). 

La Lega Serie A si è riunita in assemblea venerdì 29 marzo, nell’ambito della quale i club della massima serie hanno discusso di alcune proposte a livello commerciale in scadenza al 31 marzo: 

  • verifica dei poteri; 
  • adempimenti contrattuali;  
  • NAV (proposte di sponsorizzazioni).  

Inoltre, si è discusso anche delle competizioni nella prossima stagione, tra calendario e format legati alla nuova (ed alquanto contestata) Supercoppa italiana, che nella stagione in corso ha visto per la prima volta la partecipazione di ben quattro squadre. 

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4. L’ALLINEAMENTO ALLE LINEE GUIDA UEFA

Soprassedendo sugli aspetti squisitamente tecnici del caso, si può affermare che i nuovi parametri per la serie A ricalcano quelli dell’UEFA, con la ricerca di un rapporto al 70% tra quello che si incassa e quello che si spende come obiettivo finale, cui arrivare per gradi nell’arco di un quinquennio. 

Di seguito le caratteristiche del modello UEFA: 

  • solvibilità delle posizioni debitorie; 
  • pareggio di bilancio tollerato; 
  • un risultato netto negativo fino a 5 milioni; 
  • un deficit aggregato fino ad un massimo di 60 milioni; 
  • un indicatore di patrimonializzazione del 10% rispetto alla misurazione precedente e un rapporto tra costo del personale e ricavi che scenda dal 90% del 23/24 al 70% per il 25/26.

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5. LA POSIZIONE DELLA LEGA B E DELLE ALTRE LEGHE 

Al Consiglio federale la Lega Serie B ha espresso una posizione di “astensione costruttiva” nella votazione per l’approvazione del piano strategico della Federcalcio, ritenuto nella sua versione definitiva ampiamente al di sotto delle sue iniziali ambizioni. 

La Lega ha sollevato perplessità circa i differenti parametri rispetto alla Lega Serie A in riferimento alle società promosse/retrocesse e ne è stato riconosciuto l’impatto rispetto alle iscrizioni in B, di conseguenza. Le suddette questioni tecniche, però, non hanno impedito alla riforma di passare. 

Per quanto concerne le altre leghe in Italia, la Cadetteria e la Lega Pro non dovranno aderire al modello UEFA, bensì saranno semplicemente chiamate a rispettare tre parametri di ammissione: 

  • l’indice di liquidità fino a 1 (equilibrio nel rapporto tra attività e passività); 
  • l’indicatore di indebitamento (debiti/ricavi) che toccherà quota 0,5; 
  • l’indicatore costo del lavoro allargato (costo del lavoro/ricavi) a 0,7 più il nuovo indicatore patrimonio netto/attivo.  

Per molti, inoltre, aumenteranno anche i controlli operati dalla Covisoc, che con tutta probabilità saranno quattro e non più due all’anno. 

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6. LE PRINCIPALI NOVITA’ ALLA LUCE DELLA RIUNIONE FEDERALE 

Un’importante novità sarà rappresentata da un maggior numero di controlli durante la stagione sportiva: con la riforma, infatti, gli organi di controllo (innanzitutto la Covisoc) potranno verificare periodicamente lo stato dei conti dei club, segnalando chi infrange le regole. 

Spostandoci su un’altra questione che ha tenuto banco negli ultimi anni, in riferimento alla rilevanza dell’indice di liquidità come parametro per l’iscrizione al campionato italiano di calcio, ad oggi è dello 0,6 % e salirà fino a 1 nello stesso quinquennio; il rispetto di tale parametro e non sarà più decisivo per iscriversi alla suddetta competizione, ma la sua violazione da parte dei club potrà determinare l’imposizione del blocco del mercato. 

Inoltre, dalla prossima stagione sarà premiato il miglior giocatore di ogni partita, sponsorizzato dal gruppo Panini. I club hanno inoltre approvato, sempre con il gruppo Panini, il rinnovo della partnership per quanto riguarda i prodotti collezionabili: saranno gli appassionati, attraverso un QR code, a votare il giocatore che riceverà il premio sul campo a fine gara. 

Le modifiche verranno fatte gradualmente in modo da ottenere un pieno risanamento del calcio italiano entro il 2030 e, in questo senso, la Serie A ha chiesto che venga recepito qualcosa del proprio programma come, ad esempio, il salary cap

Nei prossimi incontri si tornerà a parlare anche di riduzione delle squadre partecipanti al campionato di calcio di Serie A, le “fazioni” sono sempre quelle menzionate nel nostro ultimo articolo sulle novità nel mondo del Calcio: da una parte coloro che prenderanno parte competizioni europee, per i quali la riduzione è indispensabile alla luce dell’esponenziale aumento delle partite; dall’altra, invece, abbiamo le società che vogliono ridurre al minimo il rischio di retrocessione e, quindi, conservare i ricavi derivanti dell’incasso dei diritti tv. 

Ronciglione, 11 aprile 2024 

Stefano Verduchi