CHI DECIDE DOVE SI SVOLGONO I GIOCHI OLIMPICI

1. INTRODUZIONE

Ogni quattro anni, il mondo si ferma per assistere ai Giochi Olimpici, l’evento sportivo più seguito e celebrato a livello globale. Ma prima che atleti e spettatori possano vivere l’emozione della competizione, c’è un lungo percorso da affrontare: la scelta della città ospitante.

Chi decide dove si svolgeranno i Giochi e su quali criteri si basa questa decisione?

Dietro l’assegnazione c’è un processo dettagliato, regolato da norme precise e in continua evoluzione per garantire trasparenza, flessibilità e sostenibilità del sistema. Negli ultimi anni il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha introdotto importanti cambiamenti per rendere il sistema ancor più flessibile e ridurre i costi per le città candidate.

Ma come funziona davvero questo meccanismo?

Quali sono le tappe che portano una città a conquistare il diritto di ospitare l’evento sportivo più prestigioso al mondo?

***

2. IL NUOVO MODELLO DI ASSEGNAZIONE DEI GIOCHI OLIMPICI: REGOLE, RIFORME E SOSTENIBILITA’

La normativa di riferimento circa l’elezione della città ospitante è contenuta nella Carta Olimpica, il documento fondamentale che disciplina l’organizzazione del Movimento Olimpico e l’assegnazione dei Giochi. In particolare, la Regola 33 disciplina il processo di selezione della città ospitante, definendo criteri e fasi della candidatura; la Regola 34 stabilisce le linee guida per l’organizzazione e la gestione dei Giochi, incluse le responsabilità del comitato organizzatore locale; la Regola 37 attribuisce al CIO il compito di supervisionare l’evento e garantire il rispetto degli standard olimpici.

A queste disposizioni si affiancano i Principi di Buona Governance (trasparenza, democraticità, controllo e responsabilità, etica e integrità, sostenibilità e inclusione) promossi dal CIO per assicurare equità, etica e sostenibilità nell’assegnazione e nella gestione dei Giochi.

La trasparenza si realizza attraverso la pubblicazione di informazioni chiave riguardanti processi decisionali, bilanci e criteri di selezione, mentre la democraticità impone che strutture e decisioni siano adottate in modo equo, con una chiara divisione dei poteri.

Il principio di controllo e responsabilità prevede che le organizzazioni garantiscano la conformità ai regolamenti interni ed esterni, introducendo meccanismi di audit e supervisione.

Etica e integrità si concretizzano nella lotta alla corruzione, al conflitto di interessi e ad altre pratiche che potrebbero compromettere la credibilità del sistema olimpico.

Infine, la sostenibilità e l’inclusione impongono che ogni decisione tenga conto dell’impatto ambientale, economico e sociale, favorendo la diversità e assicurando pari opportunità per tutti i soggetti coinvolti.

Negli ultimi anni, il CIO ha poi apportato significative modifiche attraverso l’Agenda Olimpica 2020+5, un piano strategico volto a modernizzare il sistema di candidatura. Le riforme principali includono maggiore flessibilità, attraverso l’eliminazione di scadenze rigide e vincoli geografici, consentendo così a più città o regioni di ospitare l’evento in modo congiunto, e la creazione della Commissione per le Future Ospitanti, un organo che valuta costantemente le proposte, guidando le città interessate attraverso un processo più interattivo e meno dispendioso.

Nel 2019 il CIO ha infine adottato il Future Host Commission Working Model, introducendo un sistema di selezione articolato in due fasi:

  • Dialogo continuo: le città possono interagire con il CIO in modo informale, senza dover presentare una candidatura ufficiale;
  • Dialogo mirato: il CIO, sulla base delle valutazioni preliminari, seleziona le proposte più promettenti e avvia trattative dirette con le città ritenute idonee.

Queste modifiche hanno ridotto i costi e le complessità burocratiche per le città candidate, promuovendo un approccio più sostenibile e strategico nella scelta della sede olimpica.

***

3. LE FASI DEL PROCESSO DI SELEZIONE DELLA CITTA’ OSPITANTE

Partendo da queste due fasi di dialogo, vediamo nel dettaglio tutte le fasi del processo di selezione:

  1. Fase di dialogo continuo o non vincolante

Il primo passo nel processo di candidatura è il cosiddetto dialogo continuo o non vincolante, introdotto dal Future Host Commission Working Model sopra menzionato. In questa fase le città potenzialmente interessate, insieme ai rispettivi Comitati Olimpici Nazionali, avviano un confronto preliminare con il CIO per valutare la fattibilità della candidatura.

Questa fase ha l’obiettivo di rendere il processo più flessibile e meno oneroso rispetto ai modelli precedenti, consentendo alle città di discutere liberamente con il CIO senza l’obbligo di presentare una candidatura formale. Durante questo periodo, vengono valutati elementi chiave come la disponibilità di infrastrutture sportive, la capacità finanziaria, l’impatto ambientale e sociale, nonché il livello di supporto da parte delle istituzioni governative.

L’introduzione di questo dialogo rappresenta una significativa innovazione rispetto ai precedenti sistemi di candidatura, riducendo i costi e il rischio di ritiri prematuri da parte delle città candidate, un problema emerso frequentemente negli ultimi cicli di assegnazione.

  • Fase di dialogo mirato

Se una città supera positivamente il dialogo preliminare e il CIO la considera una potenziale ospitante idonea, si passa alla fase successiva, il dialogo mirato. In questa fase, il CIO seleziona una o più città ritenute particolarmente promettenti e avvia con loro trattative più strutturate.

Questo dialogo prevede un’analisi dettagliata della proposta di candidatura e un ulteriore affinamento del progetto, con il supporto della Commissione per le Future Ospitanti. Tale Commissione, istituita come detto con l’Agenda Olimpica 2020+5, ha il compito di valutare le proposte sulla base di criteri stabiliti dalla Carta Olimpica, tra cui:

  • Sostenibilità e impatto ambientale (articolo 2 della Regola 33);
  • Piano finanziario e ripartizione dei costi (Regola 34.2);
  • Capacità delle infrastrutture esistenti e pianificate (Regola 34.1);
  • Supporto governativo e garanzie istituzionali (Regola 33.4);
  • Esperienza nella gestione di eventi sportivi su larga scala.

Durante questa fase, la Commissione effettua analisi di rischio e stima i costi di realizzazione dell’evento, verificando che la candidatura sia in linea con i Principi di Buona Governance, che impongono trasparenza, equità e responsabilità finanziaria.

  • Valutazione e visite della Commissione di Valutazione del CIO

Le città selezionate nella fase di dialogo mirato vengono sottoposte a un processo di valutazione approfondito da parte della Commissione di Valutazione del CIO, un organo indipendente incaricato di analizzare tutti gli aspetti tecnici e logistici delle proposte.

Questa Commissione ha il compito di redigere un rapporto dettagliato che evidenzi punti di forza e criticità di ogni candidatura. L’analisi si basa su sopralluoghi nelle città candidate, incontri con le autorità locali e la verifica di documenti ufficiali relativi a infrastrutture, finanziamenti e sicurezza.

Un aspetto centrale in questa fase è la valutazione delle garanzie governative, previste dalla Regola 33.4 della Carta Olimpica, che impongono agli Stati di supportare la candidatura con impegni concreti in termini di finanziamenti, sicurezza e agevolazioni fiscali.

  • Selezione della città ospitante

Dopo la valutazione, la Commissione di Valutazione trasmette il proprio rapporto al Comitato Esecutivo del CIO, che ha il compito di selezionare una o più città da proporre all’Assemblea Generale del CIO.

Questa Assemblea, composta da tutti i membri del Comitato Olimpico Internazionale, prende la decisione finale attraverso un voto segreto, in conformità con la Regola 33.2 della Carta Olimpica. La città che ottiene la maggioranza dei voti viene ufficialmente designata come ospitante dei Giochi Olimpici.

Negli ultimi anni, il CIO ha adottato una strategia più flessibile, che in alcuni casi ha portato a trattative dirette con le città candidate senza una votazione competitiva, come avvenuto per l’assegnazione congiunta di Parigi 2024 e Los Angeles 2028.

  • Firma del Contratto Città Ospitante

Una volta assegnati i Giochi, la città vincitrice e il CIO sottoscrivono il Contratto Città Ospitante, un documento giuridicamente vincolante che definisce diritti e obblighi delle parti coinvolte.

Questo contratto, disciplinato dalla Regola 34.3 della Carta Olimpica, stabilisce:

  • obblighi finanziari e ripartizione dei costi tra CIO, governo e autorità locali;
  • standard ambientali e misure di sostenibilità da rispettare;
  • piani di sicurezza e gestione del rischio;
  • obblighi di inclusione sociale, accessibilità e promozione dei valori olimpici.
  • Supervisione e monitoraggio del CIO

Con la firma del contratto, entra in funzione il Comitato Organizzatore Locale (OCOG), incaricato di realizzare il piano organizzativo e infrastrutturale in collaborazione con il CIO.

La Regola 37 della Carta Olimpica assegna al CIO il compito di supervisionare il lavoro del Comitato Organizzatore attraverso incontri periodici, rapporti ufficiali e visite ispettive. Il CIO monitora l’andamento dei lavori e può intervenire in caso di ritardi o problemi organizzativi, garantendo che i Giochi si svolgano nel rispetto degli standard olimpici.

Questa fase si protrae fino alla cerimonia di chiusura dei Giochi, quando il CIO verifica che tutti gli impegni contrattuali siano stati rispettati e che la città ospitante abbia adempiuto agli obblighi previsti.

***

4. CONCLUSIONI

L’assegnazione dei Giochi Olimpici è un processo complesso, che va ben oltre la semplice scelta di una città ospitante. Si tratta di un meccanismo regolato da norme precise, volte a garantire trasparenza, sostenibilità e responsabilità economica.

Se da un lato l’opportunità di ospitare le Olimpiadi rappresenta un’enorme vetrina internazionale e un possibile volano di sviluppo per le città scelte, dall’altro comporta impegni gravosi in termini di infrastrutture, investimenti e sostenibilità. La firma del Contratto Città Ospitante sancisce un patto tra il CIO, le istituzioni locali e la comunità internazionale, vincolando l’organizzazione dell’evento al rispetto di standard elevati.

Tuttavia, il dibattito rimane aperto: l’attuale sistema di selezione garantisce davvero equità e vantaggi per tutte le parti coinvolte?

L’aumento dei costi e le difficoltà logistiche stanno spingendo sempre più città a rinunciare alla candidatura, sollevando interrogativi sul futuro del modello olimpico.

È possibile che nei prossimi anni il CIO debba introdurre ulteriori cambiamenti, magari incentivando ancora di più la condivisione dell’evento tra più regioni o paesi.

Milano, 19 febbraio 2025

Dott. Simone Gazzi

5. RIFERIMENTI

https://www.sortiraparis.com/it/notizia/giochi-olimpici-parigi-2024/articles/310450-olimpiadi-2024-come-vengono-selezionate-le-citta-ospitanti-perche-parigi-nel-2024
  • Sortir à Paris. (2024, March 15). Olimpiadi 2024: come vengono selezionate le città ospitanti? Perché Parigi nel 2024?
https://www.sortiraparis.com/it/notizia/giochi-olimpici-parigi-2024/articles/310450-olimpiadi-2024-come-vengono-selezionate-le-citta-ospitanti-perche-parigi-nel-2024