PAOLO BARELLI TORNA PRESIDENTE DELLA FIN (O FORSE NO)

1. INTRODUZIONE

L’8 novembre 2022 la Commissione Etica della FINA (oggi World Aquatics) ha emesso una sentenza di squalifica nei confronti di Paolo Barelli, riguardante la sua gestione sia a livello nazionale, in veste di Presidente della Federazione Italiana Nuoto, sia a livello internazionale, in quanto ex membro dell’ufficio di presidenza della Federazione mondiale e, soprattutto, in qualità di Presidente della LEN, la Lega Europea (equivalente della UEFA nel calcio).

Questo provvedimento è stato la conseguenza diretta della precedente sospensione inflitta al Presidente Barelli nel settembre dello stesso anno: in quell’occasione, le specifiche accuse mosse contro di lui non erano state chiaramente delineate, con riferimenti solo a “potenziali multiple violazioni dello statuto e del codice etico della FINA”. La decisione di novembre, invece, ha portato finalmente alla luce tutti i dettagli, offrendo una chiara comprensione delle ragioni alla base della squalifica.

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2. LE CAUSE DELLA SQUALIFICA

Le prime due squalifiche inflitte al Presidente Barelli – a partire dalla data di sospensione provvisoria del 14 settembre 2022 – derivano da altrettante procedure.

La prima procedura, che portò ad una squalifica iniziale di 12 mesi, si basava sull’accusa avanzata nel 2013 da Sport e Salute riguardo ai finanziamenti ottenuti nel 2005 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la manutenzione della Piscina Olimpica del Foro Italico. Inizialmente, Barelli fu assolto sia a livello civile che penale, tuttavia, in fase di appello presso la magistratura contabile, fu evidenziato un errore tecnico e gli fu imposta la restituzione di circa € 825.000,00 (senza però nulla riconoscere circa la natura dolosa nella condotta).

Ulteriori 12 mesi di squalifica furono comminati a causa dell’appendice relativa all’organizzazione dei Campionati Europei di Nuoto del 2022, firmata unilateralmente da Barelli, Presidente della LEN, e dal Segretario Generale FIN, Antonello Panza. Questo addendum prevedeva, analogamente a quanto stabilito l’anno precedente per la Federazione Ungherese, una diminuzione del finanziamento della Federnuoto alla LEN nel caso in cui la pandemia avesse compromesso l’evento e i relativi ricavi. Tale clausola avrebbe portato un beneficio economico alla Federnuoto compreso tra gli € 500.000,00 e 1.500.000,00.

Sebbene convalidato dal nuovo Presidente LEN, Antonio Da Silva, l’Ethic Panel lo considerò un conflitto di interessi, determinando così un aumento della pena.

Infine, la terza squalifica, anch’essa di 12 mesi, fu imposta nel marzo 2023 dopo che la FINA dichiarò indebiti i compensi percepiti da Barelli nel periodo in cui questo ricoprì la carica di Segretario Onorario della Federazione internazionale, ovvero da settembre 2009 a luglio 2017.

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3. LE CONSEGUENZE DELLA SQUALIFICA

La conferma della squalifica e l’inibizione da qualsiasi carica federale hanno rappresentato per Barelli quasi una “buona notizia”. Infatti, a differenza della sospensione cautelare, che lo lasciava in un limbo a tempo indeterminato, da quel momento Barelli ha potuto iniziare tutta una trafila di ricorsi i quali, oltre che fare chiarezza sui fatti occorsi, gli hanno consentito di presentarsi nuovamente alle successive elezioni federali.

Infatti, a norma dell’art. 25, comma 2, lett. c) dello Statuto Federale, “possono ricoprire cariche federali elettive, e di nomina coloro che, avendo compiuto il 18° anno di età, siano in possesso dei seguenti requisiti generali: … c) non aver riportato, nell’ultimo decennio salvo riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive complessivamente superiori a un anno, da parte delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate, degli Enti di Promozione Sportiva del C.O.N.I. o di organismi sportivi internazionali riconosciuti”.

Data la squalifica di tre anni, Barelli si sarebbe quindi trovato impossibilitato a presentare la propria candidatura per la carica di Presidente federale nelle elezioni programmate per settembre 2024, mettendo così fine ad un percorso lungo oltre 20 anni.

L’unico barlume di speranza era rappresentato dal ricorso presso la Corte Arbitrale dello Sport di Losanna, opzione che il Presidente Barelli decise di intraprendere.

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4. L’ACCOGLIMENTO DEL RICORSO E LE SUE CONSEGUENZE

Il 24 gennaio 2024 il CAS si è pronunciato, definendo “ogni attività decisa e autorizzata dalla federazione mondiale oltre che totalmente legittima. Le motivazioni addotte danno completamente ragione a Barelli e ne evidenziano il comportamento pienamente corretto e la sua posizione del tutto estranea”.

Grazie all’accoglimento del ricorso, Barelli ha oggi riacquisito pienamente la carica di Presidente federale e la potrà mantenere fino alla conclusione del suo mandato. Inoltre, la recente modifica dello Statuto del CONI in merito al numero massimo di mandati consente a Barelli di presentarsi nuovamente alle prossime elezioni, aprendo così alla possibilità di continuare il suo impegno nel ruolo.

La vicenda, però, non si conclude qui. Tutt’altro.

La World Aquatics non ha infatti accolto con favore la notizia. Infatti, poche ore dopo la decisione della Corte Arbitrale dello Sport, l’organizzazione ha emesso una nota ufficiale attraverso i propri canali, esprimendo preoccupazione e rammarico in merito alle affermazioni diffuse dalla FIN, secondo cui Paolo Barelli avesse già ripreso il proprio mandato di Presidente della Federazione Italiana Nuoto.

Secondo questa, infatti, Paolo Barelli sarebbe ancora sospeso da ogni attività legata agli sport acquatici svolti sotto l’egida di World Aquatics o dei suoi membri fino al 14 settembre 2024, facendo leva su una precedente decisione della stessa Corte Arbitrale dello Sport del 15 settembre 2023, che aveva rigettato un precedente appello del Presidente Barelli.

Nella nota l’associazione ricorda altresì che qualsiasi violazione della sospensione di Paolo Barelli potrà comportare un rinvio all’indipendente Unità di Integrità degli Sport Acquatici e possibili ulteriori sanzioni.

In risposta a questa presa di posizione e in relazione ad altri addebiti avanzati dall’Ethic Panel della Federazione Mondiale nei confronti di Barelli, il CAS si è pronunciato favorevolmente, confermando la legittimità della prosecuzione del suo mandato. Inoltre, ha dichiarato la sua intenzione di esaminare attentamente se le sanzioni imposte dalla Federazione Mondiale possano configurare un abuso di diritto.

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5. CONCLUSIONI

Ciò che riserveranno le prossime settimane e, in particolare, le elezioni di settembre, rimane avvolto nel mistero. Ciò che è certo è il braccio di ferro tra Paolo Barelli e la World Aquatics, entrambi determinati a mantenere le rispettive posizioni riguardo al caso.

Il Presidente Barelli ha già ripreso a svolgere le proprie mansioni e a adempiere ai propri doveri, senza alcuna intenzione di cedere nuovamente il proprio posto; la World Aquatics, di contro, continuerà a difendere le proprie posizioni e la propria linea di principio, ostacolando qualsiasi possibile ricandidatura del Barelli.

Eventi più tangibili si delineeranno durante le elezioni federali di settembre.

Sarà questo il prosieguo dell’egemonia ventennale di Barelli o l’inizio di una nuova era?

Solo il tempo, ed eventuali sviluppi giuridici, potranno darci risposte.

Milano, 31 gennaio 2024
Dott. Simone Gazzi